Ebbene è successo, prima o poi doveva succedere che qualcuno si sbagliava e qualcun altro si arrabbiava. Ma quello che si è sbagliato sono stato io e quello che si è arrabbiato, ora, col senno del poi, devo riconoscerlo, aveva ragione. Cosa è successo? 205 premi ad estrazione, un tour de force che impegna per circa 2 ore e mezza chi parla a dichiarare i numeri, chi cerca i premi a districarsi tra buste e buoni e chi consegna a controllare l'esattezza del biglietto che mostra il vincitore del premio estratto. E proprio qui c'è stato l'inghippo: la chiamata è stata fatta, dal pubblico si leva il fatidico "io" e il premio viene consegnato. Ma dopo un paio di minuti, dopo altri biglietti estratti, il vero possessore del biglietto vincente si presenta sul palco reclamando il premio. Purtroppo la stanchezza ha fatto saltare i nervi un po a tutti perchè nel cercare di rimediare ad uno sbaglio procurato dall'organizzatore si dava in cambio un altro prodotto al possessore del biglietto incriminato che comunque pretendeva il premio inerente alla chiamata (un paio di occhiali per l'esattezza). Quest'ultimo, ora che le bocce sono ferme e la stanchezza ha lasciato posto alla riflessione, aveva... ha ragione. Il biglietto rappresenta l'unica prova che il premio doveva essere consegnato al signore in questione, se mai il risarcimento con un altro premio doveva essere fatto a chi si è presentato, sbagliando e facendo sbagliare, con il biglietto non corrispondente e che era impossibile ritrovare perchè alla fine di ogni chiamata i biglietti li getto via. Se ma chi è stato protagonista di questo spiacevole episodio avrà modo di leggere queste righe accetti prima di tutto le mie scuse e, mi creda, la discussione è nata solo ed esclusivamente perchè ero un po sotto stress e tanto stanco. Dico questo perchè da parte mia e da parte di tutta l'organizzazione non ci sono ne furberie ne volpi sotto le ascelle... il tutto è fatto sempre in buona fede e per il bene della manifestazione. Michele