E' difficile spiegare ad un bambino perchè a lui non è stata data la medaglia perchè non è arrivato nei primi dieci, è difficile sopportare il pianto di chi non ha la soddisfazione di essere chiamato dallo speaker per ricevere il premio, è difficile essere un genitore o un nonno e spiegare al proprio figlio o nipote che questa è la vita, la realtà, dove per sempre ci saranno i vincitori e i vinti. E' più facile andare dall'organizzazione e dire che si è ingiusti, che così non si fa, che bisogna premiare tutti. Beh, permettetemi di essere in disaccordo, premiare tutti non sarebbe giusto, forse, e questo è un mio pensiero personale, ne abbiamo premiati troppi. Forse è stato meglio lo scorso anno dove sono stati premiati i primi tre di ogni categoria. Non sono nè psicologo nè sociologo, sono un genitore, mia figlia ha partecipato molte volte alla Marcia della Luce, ha vinto e a perso e mai mi sono lamentato, specialmente per quelle volte che ha perso (perso cosa poi non lo so!). Purtroppo lo devo dire: se uno viene a Chiale convincendo il proprio figlio o nipote che quella sera sarà un campione di podismo, che sarà il primo e che tornerà a casa con coppe o medaglie allora è meglio che non ci venga proprio. Se verrà a Chiale spiegando al proprio figlio o nipote quanto è bello passare una serata insieme a tanti altri bambini, facendo una piccola passeggiata e che se non sarà tra i primi, pazienza, ci siamo divertiti tutti lo stesso allora ben venga. Il pianto dei bambini fa male ma poi passa tutto, quello che fa male realmente è il rancore dei grandi verso i grandi stessi che, sappiatelo, organizzano queste cose non per un interesse personale ma per portare avanti delle tradizioni e per il piacere di passare un pò di tempo insieme in un contesto di festa e allegria.
3 commenti:
È senza dubbio una grande verita, De Coubertin lo ha insegnato a tutti, grandi e piccini, è pur vero che oltre a divertirsi partecipando, bisogna crederci un po' in cio' che si fa e metterci il cuore con umiltà, rispetto ed un pizzico di ambizione; e' anche così che si cresce, con la speranza di migliorarsi e raggiungere con sacrificio ed impegno qualche piccolo obiettivo.
Grazie all'organizzazione per la disponibilita' con l'augurio che queste tradizioni continuino il piu a lungo possibile.
Io da genitore sono il primo a insegnare a mio figlio che non sempre si vince, l' importante è dare il massimo. Pero' sul volantino era scritto che tutti i partecipanti avrebbero ricevuto un ricordo della gara...ma questo non è avvenuto e qualche bambino è rimasto deluso. Comuque niente di importante sono cose da bambini!
io al momento dell'iscrizione alla marcia,con offerta libera, ho ricevuto la zainetto come ricordo della gara. Mia figlia è arrivata tra le ultime comunque si è divertita e ha già detto che il prossimo anno vorrà di nuovo partecipare.Ognuno può pensarla come vuole l'importante secondo me è vedere una serata di svago con tanti bambini che vincenti o no si divertono. Al prossimo anno.
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