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sabato 13 agosto 2011

Lo so è difficile...

E' difficile spiegare ad un bambino perchè a lui non è stata data la medaglia perchè non è arrivato nei primi dieci, è difficile sopportare il pianto di chi non ha la soddisfazione di essere chiamato dallo speaker per ricevere il premio, è difficile essere un genitore o un nonno e spiegare al proprio figlio o nipote che questa è la vita, la realtà, dove per sempre ci saranno i vincitori e i vinti. E' più facile andare dall'organizzazione e dire che si è ingiusti, che così non si fa, che bisogna premiare tutti. Beh, permettetemi di essere in disaccordo, premiare tutti non sarebbe giusto, forse, e questo è un mio pensiero personale, ne abbiamo premiati troppi. Forse è stato meglio lo scorso anno dove sono stati premiati i primi tre di ogni categoria. Non sono nè psicologo nè sociologo, sono un genitore, mia figlia ha partecipato molte volte alla Marcia della Luce, ha vinto e a perso e mai mi sono lamentato, specialmente per quelle volte che ha perso (perso cosa poi non lo so!). Purtroppo lo devo dire: se uno viene a Chiale convincendo il proprio figlio o nipote che quella sera sarà un campione di podismo, che sarà il primo e che tornerà a casa con coppe o medaglie allora è meglio che non ci venga proprio. Se verrà a Chiale spiegando al proprio figlio o nipote quanto è bello passare una serata insieme a tanti altri bambini, facendo una piccola passeggiata e che se non sarà tra i primi, pazienza, ci siamo divertiti tutti lo stesso allora ben venga. Il pianto dei bambini fa male ma poi passa tutto, quello che fa male realmente è il rancore dei grandi verso i grandi stessi che, sappiatelo, organizzano queste cose non per un interesse personale ma per portare avanti delle tradizioni e per il piacere di passare un pò di tempo insieme in un contesto di festa e allegria.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

È senza dubbio una grande verita, De Coubertin lo ha insegnato a tutti, grandi e piccini, è pur vero che oltre a divertirsi partecipando, bisogna crederci un po' in cio' che si fa e metterci il cuore con umiltà, rispetto ed un pizzico di ambizione; e' anche così che si cresce, con la speranza di migliorarsi e raggiungere con sacrificio ed impegno qualche piccolo obiettivo.
Grazie all'organizzazione per la disponibilita' con l'augurio che queste tradizioni continuino il piu a lungo possibile.

Anonimo ha detto...

Io da genitore sono il primo a insegnare a mio figlio che non sempre si vince, l' importante è dare il massimo. Pero' sul volantino era scritto che tutti i partecipanti avrebbero ricevuto un ricordo della gara...ma questo non è avvenuto e qualche bambino è rimasto deluso. Comuque niente di importante sono cose da bambini!

Anonimo ha detto...

io al momento dell'iscrizione alla marcia,con offerta libera, ho ricevuto la zainetto come ricordo della gara. Mia figlia è arrivata tra le ultime comunque si è divertita e ha già detto che il prossimo anno vorrà di nuovo partecipare.Ognuno può pensarla come vuole l'importante secondo me è vedere una serata di svago con tanti bambini che vincenti o no si divertono. Al prossimo anno.