
lunedì 22 dicembre 2008
domenica 21 dicembre 2008
ARCI Fabbriche informa
La prima: è iniziato ufficialmente il tesseramento ARCI 2009, ricordo che il tesseramento oltre a permettere di accedere ai Circoli ARCI sparsi sul territorio nazionale prevede una

Inoltre, per questi tempi non è una cosa da poco, l'ARCI Fabbriche ha deciso di mantenere lo stesso prezzo di iscrizione dell'anno scorso... quindi cosa aspettiamo... iscriviamoci all'ARCI Fabbriche, presso il bar del Circolo o, se proprio non possiamo andarci, contattiamo i vari Michele, Lino, Fabrizio che saranno sicuramente in grado di farvi avere la tessera.
La seconda: più che una notizia è una anteprima.
Con l'anno nuovo molto probabilmente il Circolo ARCI Fabbriche avrà una nuova sezione sportiva. Dopo i pescatori ritornerà un gruppo ciclistico. Anche in questo caso sarà un gradito ritorno in quanto già negli anni passati si era fondato un GS VALCERUSA ciclistico dove anch

domenica 7 dicembre 2008
Una Nuova Ambulanza
In una splendida mattinata chialese, il Comitato della CRI di Genova Ponente, ha inaugurato la nuova ambulanza presso la chiesa di S.Lorenzo in Chiale.
Alla presenza di numerosi cittadini e i volontari della CRI, compresi i Pionieri (se no Luigi e Alberto mi fanno provare la nuova ambulanza se non li nomino), il parroco di Chiale ha benedetto la nuova vettura un Fiat Ducato 3000 di 160 cavalli acquistata grazie al contributo della popolazione di Fabbriche e all' impegno dei volontari.
Con questo mezzo il parco macchine della CRI Genova Ponente sale a 15 mezzi tra ambulanze e mezzi di servizio.
L' allestimento interno della vettura, che lo voglio ricordare, è una vera e propria unità di rianimazione, è stato completato dalla Associazione Alemante di Prà, associazione che vuole ricordare Alessandro Mantero scomparso prematuramente.
Padrino d'eccezione, Pastorino Pietro (nonno Peu) che alla "tenera" età di 100 anni ha tagliato il nastro per l' inaugurazione dell' ambulanza.
Ai militi, ai volontari, tutto il nostro ringraziamento per il lavoro che svolgono quotidianamente nella speranza che i mezzi restino fermi nel garage (significa che stiamo tutti bene) ma nella consapevolezza che, in caso di bisogno, uomini e mezzi sono all'altezza di qualsiasi emergenza.
mercoledì 3 dicembre 2008
venerdì 21 novembre 2008
Faccia da LUMACATA!!!!!
RIDI...RIDI... VEDRAI COSA TI TOCCA FARE ALLA LUMACATA!!!
GIA' IL NONNO STA SCALDANDO LE PIASTRE PER LE SALSICCIE... DICO BENE LORENA???
lunedì 10 novembre 2008
comunicazione di servizio

mercoledì 29 ottobre 2008
CIRCOLI ARCI IN FESTA
C'è una bella iniziativa promossa dall'ARCI Genova chiamata
POP '08 CIRCOLI ARCI IN FESTA
dove si possono trovare moltissime proposte di intrattenimento ludico, culinario , danzante, per i bambini, mostre varie e cinema.
Anche il Circolo ARCI Fabbriche è inserito nel programma con una iniziativa che si svolgerà Giovedì 6 novembre alle ore 20,00 con una cena sociale con piatti della tradizione ligure. Per informazioni e prenotazioni 010639165 - 0106196994.
Il programma completo lo potrete leggere collegandovi al sito www.arcipop.org.
lunedì 27 ottobre 2008
Feste in Valcerusa
Nel continuare la ricerca della nostra storia oggi passiamo attraverso le feste che, anche indietro con gli anni, si svolgevano nella nostra Valle. Abbiamo già visto quanti bar, osterie, (anzi il bar vero e proprio è nato molto tempo dopo) ci sono stati a partire dall'inizio di Via delle fabbriche fino a Fiorino e tutti in varie occasioni approfittavano di una festa patronale o una ricorrenza per attirare gli abitanti e i "foresti" a fermarsi dalle nostre parti.
Alcune di queste feste le ricordo anch'io (vedi l'ANPI a Luceto, le feste della Croce Rossa, le "settembrate" a Centurione.
Qui, Lino, fa un viaggio nel ricordo... a tutti buona lettura!!
Le ‘piccole aggregazioni estemporanee’ nel tempo hanno caratterizzato la vallata,esse ruotavano per lo più attorno alle chiese ed al “partito”.
Possiamo dividerle in due tranche:
1) Prima parte,molte piccole e medie feste.
2) Seconda parte,una cinquina di ‘grandi feste’.
Di quest’ultima è superfluo parlarne,le viviamo e le conosciamo bene.
Vediamo invece le prime.
A Chiale esse hanno seguito un fil rouge particolare: Madonna della salute\primo maggio\San Lorenzo\ferragosto.
Nelle due ‘di chiesa’ tutte ingessate nella solennità si può ricordare un ambulante col suo ‘banchetto’ con torrone ed altre leccornie,invece “u Strup ellu” portava una carapina di gelato,roba rara a quei tempi! Invece la locale cellula del Pci organizzava almeno quattro feste:due nella sede (Luciou) e due ai Ravin.
Nel primo ‘incontro di massa’ all’inaugurazione della sede presenziò il mitico Tarello,sindaco della
resistenza. Si ballava a pagamento con questo sistema:
al centro della pista da ballo vi era un palo con una corda t esata ad altezza d’uomo che veniva fatta ruotare in senso orario (cioè verso i ballerini),un esattore ogni tre balli esigeva una fiche preventivamente acquistata dai ballerini che ,tapini,pagavano solo loro sperando in un compenso in natura alla fine della serata. Invece ai Ravin si pagava con un’offerta,vi domanderete perché di questa discrepanza; presto detto:colà la pista era rettangolare e mancava il palo
centrale,l’unica cosa che accomunava le due esibizioni erano i suonatori,Culin di Girumin alla fisarmonica,Tugnin da Caserma alla chitarra e voce,nella penombra della memoria ricordo un contrabbassista di Crevari.
A quei tempi mancava la strada carrozzabile e pertanto tutto l’occorrente si portava a spalle anche ai Ravin,(n.d.r. spalle di Culin,Antonio e Lino ) quando c’era il mulo era una sciccheria! Il materiale occorrente per la lotteria si comprava alla Standa di Genova dove una compiacente caposervizio ci dava delle ‘dritte’ e ci faceva trovare il tutto alla porta ,col conto. Altro stand il tiro a segno con premi interessanti:galli,conigli e medaglia d,oro che all’epoca costava più della sterlina.
L’estensore di questo ‘pezzo’ ne ha vinto tredici e animali vari. Vanitoso!
Fuochi d’artificio ai Ravin rigorosamente pagati dagli astanti. Cito ,per tutti,un solo artefice di queste feste:Loensu dé Costavin.
Passiamo a Centurione. Colà è ruotato tutto su due giochi da bocce. Sul primo locato su un terrapieno di riporto nel torrente davanti al salone dove adesso ha il magazzino Piccardo li si ballava e sul gioco passueta e lotteria. Tutto andò a mare con una piena, anni dopo più in su si costruì un altro gioco questa volta nel greto del torrente (esperienza insegna)dove
assieme alle iniziative bocciofile si sono svolte delle festicciole di un pomeriggio/sera. Fritelle ,lotteria,passueta (vinsi un quattro ducati contro dei mostri sacri di tale gioco :Calè,Caiè egli altri).
Pero grosso . festicciole sulla piazzetta in mezzo alle case,fra le altre cose proiezione di filmini con proiettore super 8;passueta sul gioco a piano strada. Proiezione del filmino la sera successiva da ‘ u Rusca’.
Luceto merita più attenzione. Da li è nata la “lumacata” nel 1959 poi spo stata a Fabbriche. Nei locali Anpi si ballava,tiro a segno con durata di più settimane (ho vinto un premio settimanale consistente di due bottiglie di amaretto).
Fabbriche. Gli ‘Sconvoltri’ usano dire: la lumacata è la lumacata! E fanno casino.
I ‘padrini’ della festa inaugurale sono stati Luigi Longo,segretario nazionale del Pci e Berellini il partigiano–attore interprete assieme alla Lollobrigida di un film-cult.Permettetemi di ricordare un mio amico,Giò Dagnino,il quale ha fatto l’aiuto regista in quel film in qualità di esperto di fatti e luoghi.
Canellona. Un paio d’anni ci siamo inerpicati fin lassù per ‘far festa’. E’ stata una bella esperienza. Da “Catienin”si mangiava divinamente.
Fiorino. Per anni un gruppo di volenterosi hanno portato avanti il polentone,festa veramente interessante ed appetitosa.
Ciò che ha accomunato tutto ciò è la voglia di stare insieme. Chi ‘serve’ da una parte te lo ritrovi dall’altra come partecipante e viceversa.
E poi ci sono “Loro”. Quelli che lavorano sempre ed in tutte le occasioni.
Lino
sabato 25 ottobre 2008
vediamo dove siamo
Una bellissima immagine aerea della sede della LUMACATA a Fabbriche, gli alberi in centro nascondono la "piazza spettacoli", dove c'è una bella pista da ballo e un palco. Dove c'è l'altro alberello al livello inferiore c'è la pizzeria che nelle serate della Festa viene presa d'assalto dai numerosi ospiti che ci vengono a trovare. Dalla strada sottostante (Via delle Fabbriche) ogni anno, il primo giorno della Festa, parte la Marcia podistica non competitiva Trofeo O.Moretti. Che dire, per chi è un abituè tutto questo è risaputo, per chi non ci conosce anche questa è una occasione in più per capire dove siamo. Naturalmente l'augurio che ci facciamo è quello di potervi incontrare alla LUMACATA
giovedì 23 ottobre 2008
a proposito di treni...
...ricordate, nel post qui sotto si parla di passaggio a livello all'inizio di Via delle Fabbriche. Purtroppo non ho ancora foto che ci riportano a quel tempo. In compenso, navigando in Internet, ho trovato un bellissimo sito riguardante la Storia delle Ferrovie (vi invito a farci un salto www.miol.it/stagniweb/index.htm ) dove ho trovato delle bellissime foto storiche del treno che passa dal mulino di Crevari costeggiando la deserta Via Aurelia e dello stesso treno che parte da Voltri direzione Genova.
Ringrazio il signor Giorgio Stagni che mi ha autorizzato alla pubblicazione delle immagini tratte dal suo sito, nel contempo lo invito a collegarsi ogni tanto con questo blog anche perchè mi ha detto che conosce i posti della Valcerusa in quanto nel '77 veniva al Santuario di S.Nicolò e sulla Via dei Giovi a raccogliere more, una occasione per conoscere la Valcerusa e, perchè nò venire alla LUMACATA (dice che mai avrebbe pensato ad una sagra della lumaca).
passaggio del treno a fianco dell'Aurelia |
il treno in partenza da Voltri - 1954
martedì 21 ottobre 2008
DEL PASSAGGIO A LIVELLO ,DELLA TOPONOMASTICA E DELLE LAPIDI
Ed eccoci ad un'altra puntata della Storia della Valcerusa. Sto spremendo Lino, ed è per questo che lo ringrazio. Dalla sua memoria storica (anche se poi non è mica Matusalemme!) nascono queste pagine di puri ricordi che sono molto seguiti dai "blogghisti". Naturalmente immagino che non tutti i nonni abbiano dimestichezza con l'attrezzo informatico e mi piacerebbe che fossero i nipoti, i giovani, a leggere questi nomi, questi luoghi, certi soprannomi alle persone più anziane. Sono sicuro che per pochi minuti i ricordi verranno alla mente e aggiungeranno altre informazioni a quello che stanno sentendo. Per questo se c'è qualche inesattezza, qualche dimenticanza scrivetemelo (l'indirizzo lo sapete) avrò cura di pubblicare il tutto... a proposito... se ci fossero anche delle foto di quei periodi, l'autore e il cronista farebbero salti di gioia.
Buona lettura...
Premessa. Il mio cervello ha in comune con il computer una cosa: la memoria ‘volatile’,l’unica differenza che la mia è veramente volatile. A proposito: nel documento “delle osterie etc” pubblicato più in basso al posto di Montegazza leggasi Mantegazza, dopo la cartiera Pescetto aggiungere Calcagno, a Centurione aggiungere il bazar ‘Detta’ e ‘Teresa a petenea’, ai Girumin aggiungere il falegname Scien, a Fiorino c’era anche un forno.
PASSAGGIO A LIVELLO. Nel tempo tutto si trasforma ed ha spesso significati differenti a seconda di chi li usa. Per me il ‘PC ‘è il partito comunista, la ‘compagna’ è una donna iscritta ad un partito di sinistra, il ‘cellulare’ è quell’automezzo dove cercavi di non salirci in caso di scioperi,il tempo di percorrenza in via Fabbriche va dalla prima all’ultima imprecazione quando gli autosnodati bloccano la strada, in mezzo ci stanno i pensieri osceni su cosa faresti a chi permette ciò. Prima del 1970 invece il tempo era scandito dalle fermate al passaggio a livello, e quando arrivava il treno da Arenzano si potevano leggere sul locomotore sei numeri,tre più tre ,questi sono il cognome ed il nome. I primi tre ,sino all’avvento della ‘tartaruga’,stavano a significare i carrelli del locomotore,gli assi ed i motori; i tre successivi il nome (nota: i numeri 005 vengono dati ai locomotori dove si fanno gli esperimenti e/o aggiornamenti) . Le reazioni ai due differenti tempi di percorrenza sono abissali,nel secondo la memoria volava ed il fegato,se non si andava a bere da mio zio Aldovino (Cimbù),rimaneva integro. Veniamo al cavalcavia. Ha avuto una storia travagliata; chi lo ha progettato conosceva poco i piani inclinati e le relative aderenze,fo
rse aveva solo quelle politiche,fatto sta che vi erano delle difficoltà a percorrerlo. (una volta i progettisti che sbagliavano toglievano il disturbo!) Dopo anni di proteste ed inconvenienti venne presa la decisione di rifarlo con inclinazione più accettabile (e via il ‘casottu’).
LA TOPONOMASTICA. Mettiamo in chiaro le radici di qualche via della vallata:
-via dei Giovi. Antica pista dei Liguri su cui ‘passava’ il sale dalla Corsica al basso Piemonte,il termine ‘salario’ deriva dal compenso dato ai lavoratori e valeva come moneta di scambio. Dal 1823 strada provinciale,vi è passato Napoleone terzo.
-via alla Brigna. Fatta costruire dai padroni delle ferriere su un tracciato preesistente. Segnalata in zona attorno al 1600 una ferriera in piano della Brignora.
-via Chiale. Citata già dal 1200 con vari nomi: Ciale,Chià,Claro.Segnalata miniera di ferro. All’inizio di questa via il località ‘ferréa’ durante l’ultima guerra vi era di stanza un guarnigione di tedeschi e nella collina circostante un camminamento scavato nella terra con posti adatti alle vedette e come incrocio fra i soldati. La strada pedonale che portava ai ‘Ravin’ era comunale ma i politici attorno al 1955 hanno pensato bene di ‘tagliarla’ a 100 metri dal civico 10. Con buona pace dei residenti contenti della mancata manutenzione.
-via Costa d’Erca. Antico strada di collegamento fra via dei Giovi e Luceto.
-via Costa del vento. I Vento erano un’antico casato voltrese.
-via Brusinetti. D
a Brusii,analogie con Bruzzone.
-via Moretti e via Zaghi intitolati ai due militari-partigiani uccisi dai nazifascisti.
-via Soggi. Dal bric Sagi.
-via Fiorino. Da Sciorino,lavori per carrabile dal 1910 al 1919 in parte da prigionieri.
-via Gazzino. Traduttore e scrittore voltrese.
-via Cardina. Nel 1580 N.Ansaldo aveva in località ‘figu meigru’ una cartiera. Nel medio evo tracce di una miniera di ferro.
-via Canellona. Da canalone,dal 1300 alla confluenza con via Giovi vi sono notizie di un avamposto con militari di stanza.
-via Malenchini. Era un combattente delle guerre d’indipendenza.
-via Tartari. Antica famiglia,tale B.Tartari fu badessa in quel di Vesima.
-via alla chiesa di Chiale. Questa ha una storia particolare. A parte le citazioni nel ‘pezzo’ delle osterie etc,giovi ricordare che per questa strada si sono scontrate due idee differenti: il progetto iniziale partiva da Centurione e veniva su a mezza costa con una pendenza buona e vista panoramica,l’altra,la vincente ha tenuto conto di interressi privati. E quando entrano questi!
-ed infine la regina: via delle Fabbriche. La carraia ,che sino al 1873 arrivava sino a Luceto, arriva a Fabbriche e indi a Fiorino (vedi). Tosto collegata ,dal 1895, con Voltri con un ‘tranvaiettu’;all’inizio a Sx lanificio che forniva berretti per i mille.In successione i posti più importanti:FIADU’ (vedi)DEFISIU (filanda del diavolo),TRAFILLA (tra le altre cose manichette antincendio), FERRIERE (antico inizio di via Chiale),CENTURIONE (dal nome di famiglia importante) PEROGROSSO e RUSCA (cartiere Bunerda), BADANA il toponimo la dice lunga dove arrivava il mare in tempi remoti , LUCETO (cava di marmo verde) ERXI (cartiera), ometto tutti gli altri siti per non tediarvi. Intenzionalmente non ho citato una caterva di padroni del vapore perché il lavoro lo hanno fatto sempre gli operai e,si sa,di comandare non è mai morto nessuno.
LE LAPIDI. Bello sarebbe che un Popolo non avesse bisogno di questi ricordi. Però ! A Perogrosso troviamo il ricordo di Gerolamo Pastorino ,
un partigiano nato colà e ucciso dai nazifascisti. A Fabbriche, in Rivo Pila una targa ricorda Bussi Domenico e Siri Stefano uccisi dalla polizia in seguito ai tumulti susseguiti alla chiusura della Manifattura Voltri e Serravalle . (dal 10 al 23 gennaio del 1898). A lato della chiesa di Fabbriche troviamo una lapide in ricordo di operai uccisi a Modena il 9gen1950 dalla ‘celere’ mentre scioperavano, al di la del tributo in se,giovi ricordare che a Chiale subito dopo l’assassinio fu dato il nome ad una cellula del Pci con il nome “Martiri di Modena”. A Samb
ugo vi è una lapide per ricordare i citati soldati-partigiani bruciati in un fienile ad opera dei nazifascisti. Speriamo la Storia non si ripeti!
Questo è un mio ricordo in parte vissuto ed in parte letto da qualche parte; mi è impossibile citare le fonti delle mie notizie perché non le ricordo. Troppe primavere!
Nicolas
sabato 18 ottobre 2008
PERU'
Il Perù (in spagnolo: Perú, in quechua: Piruw, in aimara: Piruw) è una nazione (1.285.220


Confina a nord con Ecuador e Colombia, a est co


La lingua ufficiale è lo spagnolo. Il quechua e l'aymara,

continua...
il MACHU PICCHU


Le a



Nel 2007 Machu Picchu è stato eletto come una delle Sette meraviglie del mondo moderno.

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