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lunedì 27 ottobre 2008

Feste in Valcerusa

Nel continuare la ricerca della nostra storia oggi passiamo attraverso le feste che, anche indietro con gli anni, si svolgevano nella nostra Valle. Abbiamo già visto quanti bar, osterie, (anzi il bar vero e proprio è nato molto tempo dopo) ci sono stati a partire dall'inizio di Via delle fabbriche fino a Fiorino e tutti in varie occasioni approfittavano di una festa patronale o una ricorrenza per attirare gli abitanti e i "foresti" a fermarsi dalle nostre parti.

Alcune di queste feste le ricordo anch'io (vedi l'ANPI a Luceto, le feste della Croce Rossa, le "settembrate" a Centurione.

Qui, Lino, fa un viaggio nel ricordo... a tutti buona lettura!!

Le ‘piccole aggregazioni estemporanee’ nel tempo hanno caratterizzato la vallata,esse ruotavano per lo più attorno alle chiese ed al “partito”.

Possiamo dividerle in due tranche:

1) Prima parte,molte piccole e medie feste.

2) Seconda parte,una cinquina di ‘grandi feste’.

Di quest’ultima è superfluo parlarne,le viviamo e le conosciamo bene.

Vediamo invece le prime.

A Chiale esse hanno seguito un fil rouge particolare: Madonna della salute\primo maggio\San Lorenzo\ferragosto.

Nelle due ‘di chiesa’ tutte ingessate nella solennità si può ricordare un ambulante col suo ‘banchetto’ con torrone ed altre leccornie,invece “u Strup
veduta    aerea   dei
ellu” portava una carapina di gelato,roba rara a quei tempi! Invece la locale cellula del Pci organizzava almeno quattro feste:due nella sede (Luciou) e due ai Ravin.

Nel primo ‘incontro di massa’ all’inaugurazione della sede presenziò il mitico Tarello,sindaco della

resistenza. Si ballava a pagamento con questo sistema:

al centro della pista da ballo vi era un palo con una corda t
da u Luciou oggi
esata ad altezza d’uomo che veniva fatta ruotare in senso orario (cioè verso i ballerini),un esattore ogni tre balli esigeva una fiche preventivamente acquistata dai ballerini che ,tapini,pagavano solo loro sperando in un compenso in natura alla fine della serata. Invece ai Ravin si pagava con un’offerta,vi domanderete perché di questa discrepanza; presto detto:colà la pista era rettangolare e mancava il palo centrale,l’unica cosa che accomunava le due esibizioni erano i suonatori,Culin di Girumin alla fisarmonica,Tugnin da Caserma alla chitarra e voce,nella penombra della memoria ricordo un contrabbassista di Crevari.

A quei tempi mancava la strada carrozzabile e pertanto tutto l’occorrente si portava a spalle anche ai Ravin,(n.d.r. spalle di Culin,Antonio e Lino ) quando c’era il mulo era una sciccheria! Il materiale occorrente per la lotteria si comprava alla Standa di Genova dove una compiacente caposervizio ci dava delle ‘dritte’ e ci faceva trovare il tutto alla porta ,col conto. Altro stand il tiro a segno con premi interessanti:galli,conigli e medaglia d,oro che all’epoca costava più della sterlina.

L’estensore di questo ‘pezzo’ ne ha vinto tredici e animali vari. Vanitoso!

Fuochi d’artificio ai Ravin rigorosamente pagati dagli astanti. Cito ,per tutti,un solo artefice di queste feste:Loensu dé Costavin.

Passiamo a Centurione. Colà è ruotato tutto su due giochi da bocce. Sul primo locato su un terrapieno di riporto nel torrente davanti al salone
lo spazio della festa a Centurione
dove adesso ha il magazzino Piccardo li si ballava e sul gioco passueta e lotteria. Tutto andò a mare con una piena, anni dopo più in su si costruì un altro gioco questa volta nel greto del torrente (esperienza insegna)dove

assieme alle iniziative bocciofile si sono svolte delle festicciole di un pomeriggio/sera. Fritelle ,lotteria,passueta (vinsi un quattro ducati contro dei mostri sacri di tale gioco :Calè,Caiè egli altri).

Pero grosso . festicciole sulla piazzetta in mezzo alle case,fra le altre cose proiezione di filmini con proiettore super 8;passueta sul gioco a piano strada. Proiezione del filmino la sera successiva da ‘ u Rusca’.

Luceto merita più attenzione. Da li è nata la “lumacata” nel 1959 poi spo
qui è nata la LUMACATA: Luceto
stata a Fabbriche. Nei locali Anpi si ballava,tiro a segno con durata di più settimane (ho vinto un premio settimanale consistente di due bottiglie di amaretto).

Fabbriche. Gli ‘Sconvoltri’ usano dire: la lumacata è la lumacata! E fanno casino.

I ‘padrini’ della festa inaugurale sono stati Luigi Longo,segretario nazionale del Pci e Berellini il partigiano–attore interprete assieme alla Lollobrigida di un film-cult.Permettetemi di ricordare un mio amico,Giò Dagnino,il quale ha fatto l’aiuto regista in quel film in qualità di esperto di fatti e luoghi.

Canellona. Un paio d’anni ci siamo inerpicati fin lassù per ‘far festa’. E’ stata una bella esperienza. Da “Catienin”si mangiava divinamente.

Fiorino. Per anni un gruppo di volenterosi hanno portato avanti il polentone,festa veramente interessante ed appetitosa.

Ciò che ha accomunato tutto ciò è la voglia di stare insieme. Chi ‘serve’ da una parte te lo ritrovi dall’altra come partecipante e viceversa.

E poi ci sono “Loro”. Quelli che lavorano sempre ed in tutte le occasioni.

Lino

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